2 livelli, 600 mq
L’orto di Hyle si estende su 600 metri quadrati, su due livelli, due terreni adiacenti: uno dedicato agli ortaggi e alle piante da frutta, l’altro alle erbe aromatiche. Una scommessa fatta da Antonio Biafora, che lo coltiva personalmente e che ha piantato e ha raccolto zucchine, peperoni dolci e piccanti, melanzane e zucche, ortaggi e verdure impiegate nella cucina a vista del ristorante. Adesso, per il periodo invernale, si aspettano i fagioli, il cavolo cappuccio, la verza, il cavolfiore, la merulla – l’antico fagiolo autoctono silano – ma anche i ceci e, naturalmente, le patate, uno dei prodotti della terra simbolo della Sila.




L’orto, all’interno della struttura del Biafora Resort&Spa, è totalmente biologico: viene utilizzato come concime solo letame di capra e compost, utile anche per ridurre i rifiuti delle cucine.
Una sostenibilità circolare, che rende Hyle quasi autosufficiente, nonostante la circostanza che in altitudine la produzione di frutta e verdura sia più lenta e laboriosa. Anche per questo, tra i nuovi progetti dello chef Biafora, c’è quello di allestire una piccola serra invernale, per proteggere e agevolare le colture della stagione.





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