Tavola XXIII, pizze stellate in Sila

da | Lug 6, 2020 | Stampa

Lo chef calabrese Antonio Biafora riapre il suo ristorante Hyle con il nuovo Bistrot Tavola XXIII, nel giardino della Sila, con tre pizze stellate

Antonio Biafora ha riaperto il giardino del Biafora Resort, a San Giovanni in Fiore (Cs), con uno spazio dedicato a un nuovo format di ristorazione, il Bistrot Tavola XXIII, con il supporto di Studio Nua, giovane realtà creativa di Cosenza con cui collabora da tempo.
Qui è possibile assaggiare alcuni dei piatti dello chef di Hyle, godendo della frizzante brezza di quella che è stata definita l’aria più pulita d’Europa, quella della Sila. Almeno secondo la ricerca finanziata dalla Comunità Europea. Alberi secolari, scarsa densità di popolazione e i verdi boschi a garantire la salubrità di un territorio che è patrimonio dell’intera nazione e in cui sorge uno dei parchi nazionali più belli d’Italia.

40 sedute nel verde con tavoli distanziati di 2,5 metri e un menù divertente, agile e incentrato sugli straordinari prodotti del territorio.
Dagli antipasti, che vanno dai tipici silani a quelli più sfiziosi, come il Polpo, melanzana barbecue, pomodoro e caciocavallo, ai primi, tra cui, ad esempio, i Cavatelli peperone, rucola e ricotta affumicata. Carne e pesce della costa per i secondi, con l’Arrosto misto di maiale e patate ‘mpacchiuse, la Punta di petto di manzo, salsa teriyaki, sorbetto alla cipolla e verdure saltate e il Branzino, fagiolini, salsa anguria e menta.

In menù anche la possibilità di scegliere hamburger, pollo fritto o pulled pork, anche da portare via (nel mese di agosto) in un cestino per un bucolico pic-nic sui prati della Sila.

In carta anche una selezione di 3 pizze stellate, firmate dagli chef Luca Abbruzzino, Caterina Ceraudo e Nino Rossi, che hanno creato 3 ricette originali per Antonio. Abbruzzino dell’omonimo ristorante a Catanzaro ha ideato una pizza con pomodoro, fiordilatte, melanzana al barbecue, ‘nduja, ricotta salata e basilico, Caterina Ceraudo del Dattilo di Strongoli, a Crotone, ha abbinato al peperone arrostito le patate cotte sotto la cenere, basilico e menta e pecorino stagionato a scaglie, mentre Nino Rossi di Qafitz (RC) ha scelto la bufala calabrese, con cipolla in agrodolce, alici e scorza di limone.